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Processo edilizio » Ventilazione meccanica controllata

Ventilazione naturale
Il microclima interno, così come il bilancio energetico di un edificio sono influenzati in maniera determinante dalla ventilazione degli ambienti e dal ricambio d’aria.
Occorre fare distinzione fra ricambio d'aria per infiltrazione naturale, scambio d’aria che avviene in maniera non controllata attraverso punti dove l’involucro dell’edificio non è stagno (ad es. attraverso gli interstizi attorno a finestre e porte o attraverso la cappa del camino) e ricambio d'aria per ventilazione artificiale (per mezzo di appositi meccanismi come ad es. estrattori d'aria, ventilatori e finestre).
Per poter garantire la presenza d’aria fresca e specialmente per evitare di avere tassi d’umidità relativa dell’aria elevati (condensa sui vetri, muffa nei punti termicamente deboli) in genere l’utente deve svolgere un arieggiamento dei locali. Il ricambio, breve ma completo, permette di evacuare l’aria viziata (ricca di vapore e di diossido di carbonio) senza disperdere, nello stesso tempo, quantitativi notevoli di calore.
La descrizione dello scambio d’aria nell’edificio e attorno l’edificio e i fenomeni ad esso correlati (trasporti di calore, d’umidità e sostanze inquinanti), rappresentano un problema complesso, nel quale occorre considerare le forze motrici (pressione del vento, differenze di temperatura, …), la permeabilità all’aria, il comportamento dei materiali di costruzione (che possono assorbire dell’aria) e dell’utente.
Ventilazione meccanica controllata
I sistemi di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) permettono la ventilazione continuativa degli edifici “controllando” le portate d’aria di rinnovo secondo le esigenze determinate in fase di progetto. Soddisfano le seguenti esigenze:
  1. garantiscono portate d'aria di immissione/estrazione, in quantità prestabilite;
  2. garantiscono possibilità di variare tali portate dell’aria in funzione delle condizioni ambiente; (aumento o diminuzione dell’umidità ambiente, presenza o meno delle persone, ecc.);
  3. garantiscono possibilità di filtrazione dell’aria (nei sistemi a doppio flusso);
  4. garantiscono possibilità di recupero del calore sull’aria espulsa (nei sistemi a doppio flusso).
Ne esistono di differenti tipologie e nell’elenco sottostante sono citate quelle più comunemente utilizzate:
-sistemi di ventilazione meccanica a semplice flusso per estrazione a portata fissa;
-sistemi di ventilazione meccanica a semplice flusso per estrazione a portata variabile igroregolabile;
-sistemi di ventilazione meccanica a doppio flusso con recupero di calore statico o termodinamico;
Il principio di ventilazione di una residenza consiste nell’immissione di aria nuova nei cosiddetti locali “nobili”, ossia a bassa produzione di inquinanti, quali soggiorni e camere da letto, e nella simultanea estrazione dell’aria viziata dai locali “sporchi” o “tecnici”, ossia a più alta concentrazione di inquinanti, quali le cucine, i servizi igienici e, se esistenti, le lavanderie.
 

 

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Tarlao geom. Gianpietro
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